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Di fronte ad una crisi sociale ed economica di proporzioni enormi, il segretario generale dello SPI (il Sindacato Pensionati, categoria più numerosa - con quasi tre milioni di iscritti - del maggiore sindacato italiano), si interroga e riflette sulle trasformazioni che hanno investito nell'ultimo ventennio la società e il mondo del lavoro, la CGIL e il rapporto con la politica. Forte delle radici di una famiglia contadina, delle lotte portate avanti per i diritti dei lavoratori e di una esperienza trasversale come donna del sindacato, Carla Cantone, sollecitata dalle provocazioni di Massimo Franchi, tratta con schiettezza le questioni che riguardano l'universo delle pensioni, dalla artificiosa contrapposizione tra generazioni alle pensioni d'oro, dalla disastrosa riforma Fornero a quella, necessaria, dell'INPS. Infine, la Cantone affronta il dibattito in corso nella CGIL, l'elaborazione di strategie che rispondano alle nuove domande che la crisi pone (in particolare, la rappresentanza delle nuove figure di lavoratori: i precari, gli interinali, le false partite Iva), rimanendo ancorati ai valori di fondo: "Essere di sinistra oggi e domani significa assumersi la responsabilità di difendere tutto ciò che non è casta: dai bambini agli anziani, dai poveri a chi lavora, a chi è disoccupato". La riflessione della segretaria dello SPI si svolge in maniera semplice e franca, ricca di spunti personali e di aneddoti sui leader del sindacato e della politica. Prefazione di Emiliano Sbaraglia.